L‘oro rosa è, senza dubbio, una delle leghe più affascinanti che la gioielleria abbia mai creato. L’ora rosa è un metallo molto caloroso, romantico ed evocativo. Parlare dell’oro rosa significa intrecciare insieme storia, arte orafa e simbologia, fino ad arrivare alle ragioni profonde per cui ancora oggi conquista i cuori degli amanti che lo scelgono.
L’oro, come sappiamo, allo stato naturale si presenta di un colore giallo intenso. Per ottenere le diverse tonalità, viene legato ad altri metalli: il bianco nasce dall’aggiunta di palladio, nichel o argento, mentre il rosa e il rosso derivano dall’aggiunta di rame. È proprio il rame, con il suo colore caldo e corposo, a regalare a questa lega quella sfumatura unica, che varia da un tenue rosa cipria a un rosso più marcato, a seconda delle proporzioni utilizzate.
Le prime tracce dell’oro rosa risalgono alla Russia zarista del XIX secolo. Non a caso, per lungo tempo fu chiamato “oro russo”. Fu il celebre gioielliere Peter Carl Fabergé, creatore delle leggendarie uova imperiali, a utilizzare questa lega con frequenza, rendendola un simbolo di raffinatezza e di esclusività. Da lì, lentamente, l’oro rosa iniziò a diffondersi anche nel resto d’Europa, conquistando un pubblico attratto da una tonalità esotica ed evocativa più del solo oro giallo o bianco.
La rinascita nel Novecento
L’oro rosa tornò alla ribalta nel corso del Novecento, soprattutto negli anni ’20 e ’30, quando l’Art Déco fece della sperimentazione cromatica uno dei suoi tratti distintivi. Bracciali con pietre colorate e orologi da polso trovarono nel rosa una base perfetta, capace di armonizzarsi sia con diamanti bianchi che con gemme vivaci come lo smeraldo o il turchese.
Negli anni successivi, alternando fasi di discrezione a momenti di grande popolarità, l’oro rosa ha sempre mantenuto una sua aura speciale. Oggi è tornato prepotentemente di moda, grazie anche a grandi maison e marchi contemporanei che lo hanno rilanciato come simbolo di eleganza moderna e non convenzionale.
Perché è ancora così amato oggi
La fortuna attuale dell’oro rosa si deve a più fattori. Da un lato, risponde al gusto contemporaneo per i colori caldi e naturali. È un metallo che si abbina bene a tutte le carnagioni: sulle pelli chiare regala dolcezza, sulle carnagioni più scure crea un contrasto sofisticato. Dall’altro lato, l’oro rosa rappresenta una via di mezzo armoniosa tra la classicità del giallo e la neutralità del bianco: non è mai troppo appariscente, ma nemmeno anonimo. Una fede in oro rosa non è mai un ornamento ostentato, ma un segno che resta vicino alla pelle e al cuore, discreto e raffinato. La sua tonalità si adatta armoniosamente a mani giovani come a quelle più mature, conferendo un’eleganza che non teme il passare del tempo. In molti vi leggono il simbolo di un amore autentico, solido ma al contempo delicato, capace di rinnovarsi ogni giorno. Così, dall’eredità zarista ai design moderni, l’oro rosa continua a rappresentare un ponte tra epoche diverse: un metallo che non brilla con eccesso, ma che sussurra con dolcezza, imprimendosi come segno duraturo di un’unione e di un sentimento che vogliono essere custoditi per sempre.


